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lunedì 18 febbraio 2013

Lo strano caso della regina Margherita che mangiava il pollo con le dita


Sappiatelo, questa semplice, banale filastrocca è stata il tormentone della mia vita. 
Per chi si occupi (leggi anche ami, studi, si diletti) di galateo e buone maniere lo spauracchio della regina Margerita ha lo stesso effetto della lama in stile spada di Damocle che aleggia sul nostro tenero capino. Confutandola infatti si rischiano due temibili passi falsi: il primo è quello di prendere i detti, così come i proverbi, per oro colato
Certamente un fondo di verità storica esiste. La regina in questione, Margherita di Savoia per la cronaca, da grande comunicatrice quale era, seppe ingraziarsi il popolo napoletano, nel lontano 1889, assaggiando con le  sue leggiadre manine un bel cosciotto di pollo che le era stato servito durante una visita nella città partenopea.
Il secondo è di sembrare delle vecchie megere piene di ragnatele con due dita di polvere sulla rima palpebrale al posto di un più moderno trucco "smokey".
Non che io voglia per forza propagandavi un bon ton prêt à-porter, eppure sono convintissima che le buone maniere non siano qualcosa di statico, immobile o immutabile ma che varino con lo scorrere del tempo, correggendosi leggermente così come farebbe una vera signora con un piumino da cipria. 
Come dire: piccoli ma sostanziali ritocchi per vivere meglio.
Dato che però mi sono stancata di questa nenia quantomai inopportuna (soprattutto in taluni frangenti) ho concepito, per la mia serenità psicofisica, una controfilastrocca, che piaccia o meno...

La regina Margherita
mangiava il pollo con le dita
per piacer ai popolani
vi si insudicia le mani
e s'insozza così tanto
che a lavar non v'era Santo
e da allora poveretta
mangiò poi con la forchetta.

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